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La Bella e la Besta - Film promosso o bocciato? (NO SPOILER)

  • Immagine del redattore: Marco Garibaldi
    Marco Garibaldi
  • 22 mar 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

NO SPOILER

E’ uscito lo scorso weekend nelle sale il nuovo film targato Disney: “La Bella e la Bestia”. Ormai da qualche tempo la Disney ci ha abituato a film di questo genere, vecchi classici che vengono riadattati e riconfezionati in live action. E’ successo con “Maleficent”, primo esperimento poco riuscito, poi “Cenerentola”, già meglio ma evitabilissimo, e infine “Il Libro della Giungla” che ha riscosso un buon successo portando a casa anche un premio Oscar per i migliori effetti visivi.

Il film con Emma Watson nei panni di Belle ha già ottenuto un grandissimo successo di pubblico in tutto il mondo: solo negli Usa ha raggiunto quota 170 milioni diventando il miglior incasso per un live action Disney. Se invece consideriamo anche gli incassi del resto del mondo la cifra sale spaventosamente a 350 milioni ottenendo il record internazionale di secondo miglior incasso di sempre nel mese di marzo.

Parliamo un può della pellicola. Fin da quando ero bambino ho sognato un giorno di poter vedere rappresentati in carne ed ossa i personaggi dei miei cartoni animati preferiti. “La Bella e la Bestia” è uno dei classici Disney che preferisco e ovviamente non è stato escluso da questo desiderio di vedere il film interpretato da persone reali.

Gli attori scelti sono molto fedeli alla versione originale, soprattutto Le Tont (Josh Gad) e Gaston (Luke Evans) mi hanno impressionato per la loro somiglianza al cartone. Su alcuni protagonisti poi è stato fatto un lavoro di approfondimento che ci fa odiare o amare ancora di più i personaggi. Ho apprezzato in particolare la storia della Bestia (Dan Stevens) che da giovane ha avuto un passato poco felice, privo di affetti. Il passato di Maurice (Kevin Kline), il padre di Belle, ci fa capire molto sua condizione ma soprattutto il lavoro fatto su Gaston ci fa odiare ancora di più questo personaggio egocentrico e pronto a tutto pur di raggiungere il proprio obiettivo.

Una menzione speciale a Le Tont che in questa pellicola mostra la sua omosessualità e venerazione nei confronti del suo amico Gaston. E’ la prima volta che un film Disney tratta un tema così delicato e qui ci riesce senza mai fare una descrizione del personaggio sopra le righe. La scelta di inserire un protagonista omosessuale ha scatenato reazioni negative un po’ in tutto il mondo: in Malesia il film è stato addirittura bandito, in Russia invece si sono limitati a vietarlo ai minori mentre negli Usa un cinema dell’Alabama si è rifiutato di proiettarlo. Il proprietario del cinema ha infatti commentato: <<Se non possiamo portare i nostri nipoti a vedere un film allora non ci interessa vederlo.Se non posso vedere un film con Dio o Gesù seduti accanto a me allora non ci interessa mostrarlo>>.

Passiamo ora all’ambientazione, sia il castello che il villaggio sono rappresentati perfettamente con le loro atmosfere fiabesche molto simili al classico del 1991.

Gli oggetti animati che abitano il castello sono realizzati in maniera impeccabile. Lumière (Ewan McGregor), Tockins (Ian McKellen) e compagni sembrano davvero oggetti che prendono vita, un gran bel lavoro per la squadra degli effetti speciali.

La stessa cosa non si può dire né per la Bestia né per la realizzazione dei lupi, infatti molto spesso sembrano finiti e la computer grafica cozza soprattutto quando deve interagire con attori in carne ed ossa.

Il fatto che Belle e suo padre vengano trattati quasi come dei mostri perché diversi dagli altri abitanti del villaggio avvicina emotivamente i due alla Bestia, sono quasi facce della stessa medaglia. Questo elemento, non presente nella versione originale, l’ho particolarmente apprezzato perché giustifica meglio l’innamoramento di Belle per la Bestia.

Concludiamo con un argomento fondamentale: le canzoni. Quelle del cartone ci sono praticamente tutte con arrangiamenti nuovi, in più ne sono state aggiunte alcune completamente nuove e realizzate proprio per il film. In particolare ho apprezzato la canzone della Bestia che vi lascio qui sotto. Unica nota negativa: gli adattamenti dei testi in italiano. Dal punto di vista delle traduzioni infatti si poteva fare meglio, a volte le parole sembrano buttate a caso nella canzone, il testo in italiano perde la musicalità dell’originale e più di una volta durante il film vi capiterà di storcere il naso per una parola che metricamente non entra nella canzone.

Tutto sommato però il film è gradevolissimo e lo consiglio, per noi cresciuti a pane e Disney si tratterà di un tuffo nel passato, ritorneremo tutti in po’ bambini. L’operazione nostalgia questa volta ha avuto successo.

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