SUPER MARIO CLASSICS - 5 titoli per riscoprire le origini di un mito
- Michelangelo Ameghino
- 20 giu 2017
- Tempo di lettura: 7 min

Tra i giochi presentati all'E3 di quest'anno, due più di tutti hanno catturato la mia attenzione: Marvel's Spider-man (di cui ho intenzione di parlare in un prossimo articolo) e Super Mario Odyssey. Non lo nego, quest'ultimo titolo, assieme a quel capolavoro di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, è la ragione che mi ha spinto ad acquistare una Nintendo Switch.
Tuttavia non è mia intenzione dilungarmi a parlare di questo gioco. Dopotutto deve ancora uscire (autunno, non sei mai stato così lontano!) e penso che il trailer di lancio parli già da solo. Anche se, devo dirlo, la possibilità di utilizzare il cappello di Mario per prendere controllo di oggetti e nemici sembra promettere davvero bene! Un po' meno l'ambientazione cittadina pseudo-realistica di New Donk City, il primo scenario che è stato mostrato. Ma, ripeto, e ancora troppo presto per dare giudizi...

Usare il cappello per prendere il controllo di un T-Rex, al quale spunteranno gli inconfondibili baffoni di Mario? Okay, il gioco me l'hanno già venduto.
Ad ogni modo, hype per questo nuovo titolo a parte, mi sembra doveroso fare un piccolo tuffo nel passato per ricordare i vecchi giochi che hanno fatto diventare Mario l'icona pop/culturale conosciuta oggi da grandi e piccini. E che hanno reso questa saga una tra le più longeve e apprezzate del mondo video-ludico.
Come nel mio precedente articolo su The Legend of Zelda, anche in questo caso non mi cimenterò in una monografia citando ogni singolo titolo della serie (per quello esiste Wikipedia!), bensì mi concentrerò sui 5 titoli per me più interessanti e rappresentativi. Quelli che non solo mi hanno avvicinato alla saga ma che, ancora oggi dopo tutti questi anni, conservo nel cuore.
PS. Al momento in cui scrivo non ho ancora avuto occasione di metter mano a due dei capitoli da molti considerati (a ragione!) pilastri della saga: Super Mario World (in cui fa la sua prima comparsa Yoshi) e Super Mario 64 (primo episodio in 3D). Mi scuso quindi anticipatamente per la loro assenza in questa lista.
PPS. Qua parlerò solo dei titoli della serie principale, quindi saranno assenti i vari spin-off tipo Wario Land (geniale versione politicamente scorretta e grottesca di Mario) e Luigi's Mansion (in cui impersoneremo Luigi, il fratello minore di Mario, nelle stravaganti vesti di “acchiappa-fantasmi”), come pure i crossover alla Mario kart o Super Smash Bros.
1. Super Mario Bros. (1985) – Chi non conosce la musichetta del primo livello di Super Mario Bros.?
C'è poco da dire: il primo episodio, creato da Shigeru Miyamoto (ideatore, tra le altre cose, di The Legend of Zelda), è quello che ha introdotto tutti quegli elementi ormai diventati imprescindibili nella serie (bizzarri power-up, passaggi segreti mascherati da tubi verdi, monete da raccogliere, Mondi suddivisi in livelli ecc.) e che ha ispirato in generale i platform delle generazioni successive.

Un gioco che non risente affatto del peso del tempo, che ancora oggi sa coinvolgere il giocatore grazie a un gameplay semplice e immediato e a una curva della difficoltà crescente che garantisce un ottimo livello di sfida.
Piccola curiosità: seppure questo capitolo uscito per NES sia il primo della saga, il personaggio di Mario era già apparso nell'arcade game Donkey Kong (1981), anche se lì era chiamato “Jumpman”.
2. Super Mario Bros. 3 (1988) – Super Mario Bros. 2 altro non era che una versione più difficile dal primo Super Mario Bros. Tuttavia, data l'elevata difficoltà, il gioco non fu esportato in Occidente (o meglio, arrivò anni dopo nel 1993, con il titolo di Super Mario Bros.: The Lost Levels). Al suo posto, fuori dal Giappone, Super Mario Bros. 2 venne pubblicato in un'altra versione, realizzata effettuando piccoli cambiamenti a un videogioco nipponico chiamato Doki Doki Panic: Yume Kōjō (sempre ideato da Miyamoto). In seguito questo titolo modificato tornò in Giappone rinominato Super Mario USA.
Questa piccola divagazione per dire che Super Mario Bros. 3, uscito per il NES, è di fatto il vero seguito del primo storico capitolo dell'idraulico italiano. E che seguito!

Il titolo riprende gli elementi vincenti del predecessore (a partire dalla trama, dove ancora una volta il nostro Mario avrà il compito di attraversare il Regno dei Fughi per salvare la principessa Peach dalle grinfie del malvagio Bowser) e si arricchisce di novità – per l'epoca! - originalissime: attraverso una mappa dei Mondi si possono selezionare i livelli, i quali, pur nella loro linearità, nascondono passaggi segreti e scorciatoie che permetteranno al giocatore di avanzare più velocemente nell'avventura. A ciò vanno poi aggiunti personaggi inediti (primi fra tutti i Bowserotti, i fedeli tirapiedi del Re dei Koopa) e nuovi e fantasiosi power-up (basti pensare agli ormai iconici Mario Procione e Mario Tanuki).
Per completare il quadro, una direzione artistica eccelsa. Sia nella cura e dettaglio degli ambienti che nelle musiche, sempre molto orecchiabili e adatte all'occasione.
Insomma, Super Mario Bros. 3 è un capolavoro che ogni videogiocatore che si rispetti dovrebbe provare; un titolo che, malgrado una grafica ormai chiaramente datata (ma neppure troppo!), sa ancora lasciare a bocca aperta: basti pensare ai livelli di Dark Land, in cui Mario dovrà farsi strada attraverso una parata di carri armati minacciosi per giungere alla fortezza di Bowser, dove lo attenderà il temibile scontro finale. In una parola: epico!
3. Super Mario Land 2: 6 Golden Coins (1992) - Uscito per Game Boy e seguito diretto di Super Mario Land, questo titolo si distingue - come il suo predecessore! - per non essere stato realizzato dal creatore della serie Miyamoto, bensì da Hiroji Kiyotake. Ed in effetti le differenze con i capitoli più blasonati sono evidenti; non tanto nel gameplay (che ricorda da vicino quello di Super Mario Bros. 3) quanto nella direzione artistica.

Partiamo dalla trama: questa volta non ci sarà nessuna principessa da salvare, né Bowser da affrontare. Al contrario, Il gioco è ambientato a Mario Land, un'isola di cui Mario era il re e di cui si è impossessato un usurpatore, Wario (qui alla sua prima apparizione), che è sempre stato invidioso della popolarità del nostro eroe da quando erano ragazzi. Mario deve sconfiggere i capi delle 6 zone in cui è divisa l'isola, che custodiscono altrettante monete d'oro. Una volta riconquistate tutte e 6 le monete, l'idraulico baffuto le userà per aprire la porta del suo castello ed affrontare Wario nella sfida finale, per cacciarlo dal castello e da Mario Land.
Quindi nessun Bowserotto o Koopa Troopa ad ostacolarci, ma steghe, insetti giganti, soldatini giocattolo, alieni e altri mostriciatolli dallo stile grafico cartoonesco che non mancheranno di strapparci un sorriso. Così come pure i livelli, ispirati e stravaganti: geniale la Mario Zone, in cui il giocatore si inoltrerà in una gigantesca statua di Mario meccanica.
Un titolo con una sua forte identità che ricordo sempre con grande affetto.
4. Super Mario Sunshine (2002) – Ai tempi della sua uscita, il GameCube si fece notare per l'ottimo effetto grafico con cui veniva resa l'acqua nei suoi giochi. Non fu quindi un caso che i titoli di punta della console furono proprio The Legend of Zelda: The Wind Waker (fantasy con ambientazione piratesca) e soprattutto Super Mario Sunshine, dove si potevano (e si possono tuttora!) ammirare alcuni dei più belli effetti d'acqua visti fino ad allora su schermo.

Anche a Mario serve una vacanza. Da tale premessa si sviluppa la trama di questo atipico capitolo dell'idraulico baffuto, intento a vagare per l'Isola Delfina alla ricerca di Mario Ombra, un impostore che sta sporcando con una vernice simile a melma la ridente cittadina di mare. Non voglio proseguire oltre con la storia in quanto, nonostante semplice e lineare, la trama di Super Mario Sunshine presenta alcuni simpatici colpi di scena e l'introduzione di uno degli antagonisti più iconici della saga.
Venendo al gioco vero e proprio (il secondo della serie in 3D), il titolo (come già accadeva in Super Mario 64) offre la possibilità di non dover affrontare tutti i livelli secondo un ordine prestabilito, ma di fatto lascia una certa libertà, tanto che per giungere al termine della vicenda non è neppure necessario completare tutte le missioni presenti.
Il gameplay poi, per quanto fedele alla tradizione della serie (si salta, si corre ecc.), si arricchisce grazie a uno strumento che apre allettanti e inedite possibilità: lo SPLAC 3000. Esso è un singolare oggetto simile ad una pompa, di cui si serve Mario per ripulire l'isola e sconfiggere i nemici. Ha due funzioni: una standard (Spruzzatore) e una variabile (Spruzzoplano, Spruzzoturbo, Spruzzorazzo). Dati tecnici a parte, usare questo strumento vi farà divertire non poco, fidatevi!
Personalmente, il mio gioco di Super Mario preferito.
5. Super Mario Galaxy 2 (2010) – Bowser rapisce Peach e sparisce nello spazio infinito. Mario, a bordo di una strampalata astronave, lo inseguirà viaggiando attraverso decine e decine di nuove galassie, ognuna caratterizzata da uno stile unico capace di riprendere e rinnovare il decennale immaginario della serie (sia visivo che uditivo!). E tutto questo senza perdere di vista l'obbiettivo principale che dovrebbe avere ogni videogioco: divertire.

Per parlare di questo episodio - uscito per Nintendo Wii - come si deve sarebbe necessario un articolo a parte. Questo perché Super Mario Galaxy 2 è, al momento in cui scrivo, forse il platform migliore di sempre, quello definitivo.
Si tratta infatti del titolo della saga più ricco di contenuti: basti pensare alla miriade di power-up che potremo utilizzare nel corso dell'avventura (Mario Nuvola, Mario Ape, Mario Trivella e molti altri ancora!). Essi ci permetteranno di esplorare liberamente gli scenari più grandi, alla ricerca di segreti e luoghi altrimenti inaccessibili. In più ci offriranno la possibilità di portare a termine le singole sfide escogitando un nostro metodo personale (esistono infatti più modi per completarle!).
Il gameplay poi è sempre vario e pronto al mutamento, anche più di una volta in un singolo livello (con passaggi dal 2D al 3D e viceversa!), grazie inoltre ad un perfetto level design.
Tutto questo, unito all'incredibile numero – ben 49! - di galassie esplorabili, fornisce al gioco un'ottima longevità e una curva crescente di difficoltà.
Super Mario Galaxy 2 è un videogame completo come pochi, divertente e impegnativo. Un capolavoro e un acquisto obbligato per ogni videogiocatore che si rispetti!
E voi? Quale capitolo della saga avete apprezzato di più? E quanto attendete Super Mario Odyssey? Fatecelo sapere nei commenti!
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