top of page

ORNITO-RINCO…DI SERIE TV - Serie cancellate: ma il pubblico cosa vuole?

  • Andrea Massucco
  • 14 mar 2017
  • Tempo di lettura: 6 min

(ATTENZIONE! Questi articoli contengono spoiler! Per avvisare il lettore che sta per leggere qualcosa di compromettente verrete avvisati con un * all’inizio e due ** alla fine della frase “fregatura” … e comunque un post come questo è tutto uno spoiler …)

Serie cancellate: ma il pubblico cosa vuole?

(Perché io mi sto scocciando di serie bellissime troncate a metà come un Kinder sorpresa senza la sorpresa)

Il pubblico è sempre l’ago della bilancia che farà decidere se una serie resterà in vita o se verrà cancellata, quindi se devono essere investiti dei bei dollaroni, è necessario che il prodotto funzioni, vista la sempre più agguerrita concorrenza.

Serie con idee innovative, rivisitazioni e reboot nascono come funghi, e sarebbe bello condividere le idee su tutte, ma vedremo di affrontarle un po’ alla volta, perché sono davvero troppe, e su alcune, di sicuro troverete il sottoscritto impreparato …

Iniziamo dalle grandi fregature degli ultimi anni: personalmente sono rimasto molto scottato dalla serie “V”, con Morena Baccarin ed Elizabeth Mitchell. Io ho amato la serie originale del 1983: ho trovato geniale il tema fantascienza che abbraccia la speranza ricordando l’olocausto con simbologie, costumi, e dialoghi. Vogliamo parlare di Diana?

Una dei villains peggiori per l’epoca, con una fame insaziabile di conquista e capace di infliggere all’umanità indicibili sofferenze grazie all’avveniristica tecnologia aliena. Già all’epoca la delusione per il finale della serie è stata piuttosto cocente … (* SPOILER: La figlia dello Spazio decolla con il Comandante Supremo, insieme a una bomba che la simpatica Diana ha nascosto sullo shuttle. La navetta decolla. Fine. Cosa? Mi prendi in giro? Prima fregatura **)

26 anni dopo … produzione di “V” … trama quasi identica ma per nulla collegato (apparentemente) alla vecchia serie. Personalmente l’ho trovato (nell’ordine): ottimo per la recitazione della Baccarin nel ruolo di Anna, la nuova leader; geniale nel tenere lo spettatore in attesa per conoscere le intenzioni degli alieni, con indizi ben studiati e ben distribuiti; noioso in alcune lunghe parti in cui la Resistenza è formata da 4 individui e non riesce ad organizzarsi. Finisce la prima stagione e penso: “Comunque mi incuriosisce e voglio vedere dove va a parare”.

Inizia la seconda stagione e SBAM! Colpo di scena (* SPOILER: compare Diana! L’attrice è sempre lei, Jane Badler, sempre bellissima come nella serie originale, ma che nulla ha a che vedere con il personaggio interpretato all’epoca, anzi, è contro la conquista della terra nonostante sia la madre di Anna, che la tiene prigioniera sull’astronave madre … e va beh … ci accontentiamo**) Finale di stagione (* SPOILER: Anna conquista il mondo soggiogando con la forza del pensiero ogni essere umano. L’eroina della storia, interpretata da Elizabeth Mitchell viene salvata da questa forza grazie a una organizzazione militare capitanata nientepopodimenoche … dal protagonista maschile della serie originale, Marc Singer, qui con altro nome e personaggio … Fine. **) GRRRRRRRRR

Altra fregatura:

“OFF THE MAP”: A metà tra “Lost” e “Grey’s Anatomy” (su queste due ci vorranno fiumi di parole, preparatevi). Giovani dottori nella giungla del Sud America in condizioni allucinanti a salvare vite e a sconvolgere le loro vite personali. Dico solo: 13 episodi e sul mid-season serie cancellata. Tra l’altro, la serie è nata dalla penna di Super-Shonda-Rhimes e a mio avviso non ha avuto il tempo di entrare nel vivo.

Qui mi è salito il dubbio che il pubblico l’avesse etichettata come “troppo simile a “Grey’s Anatomy”. Certo la somiglianza del protagonista maschile con Patrick-Derek-Dempsey era piuttosto sospetta, tant’è vero che il sosia entra a far parte di “Grey’s” anche lui qualche anno dopo … (e qui non spoilero perché è meglio) ma i poveri dottori vengono lasciati lì e non sappiamo più nulla di loro: che tristezza!

Passiamo a “TERRA NOVA”: Viaggi nel tempo per sfuggire all’inquinamento, torni all’epoca dei dinosauri, ricominci a fare a botte con i tuoi simili, (*SPOILER: riapri il portale temporale, giusto in tempo per far passare nel presente un T-REX … fine. Bravi. Applausone. **)

Qualcuno l’ha visto? Solo la musica era da brividi, prodotto da un certo Steven Spielberg … cos’aveva che non andava?

I finali che non sono né carne né pesce:

“GLEE”: Prime stagioni bellissime (anche se i produttori hanno il vizio di mettere sempre taaaaanta ma tantissima carne al fuoco per poi dimenticarsi totalmente di seguire la storyline …), numeri musicali da urlo, fa venire voglia di cantare anche a un soprammobile (* SPOILER: e poi muore Cory Monteith e crolla tutto … forse non dovevamo sapere della storia con Lea Michele, oppure in America era lui a reggere tutto? **) Fatto sta che con le ultime due stagioni lo show precipita e chiude.

Finale dolceamaro (*SPOILER: Il titolo dell’episodio finale è “Dreams come true”, e quindi grazie di averci fatto vedere quanto per tutti ci sia un lieto fine … a parte Finn morto e i personaggi inseriti e scomparsi a caso. Alcuni, non scherzo, a un certo punto della storia scompaiono e non si fanno mai più vivi, senza motivo … Puff! Non so … sapere che, morti e scomparsi a parte, vivranno tutti felici e contenti, genitori di Rachel compresi, che durante la serie si sono magicamente trasformati in individui totalmente diversi dagli attori che li hanno interpretati precedentemente … lascia un che di irreale e superficiale **)

Finali all’altezza … (ma qualche stagione in più poteva starci):

“SALEM” … (La mia “Salem”): Produzione di altissimo livello, con scenografie e costumi magnifici, attori di grande capacità interpretativa, storia interessante, begli effetti speciali e quel tocco di angosciante/soprannaturale/horror che ci sta sempre … davvero bellissima, finale compreso.

Peccato perché avrebbe avuto ancora molto da dare, se avessero fatto qualcosa di più di tre stagioni. Inutile dire che la consiglio con 10 e lode

“STREGHE”: 8 stagioni, l’ultima da dimenticare, ma bellissimo l’episodio finale. Se solo non avessero scritto quell’ultima inutile storyline …

La partenza di Shannen Doherty alla fine della terza serie si pensava avrebbe ammazzato la produzione, poi entrano in scena Rose McGowan e una nuova scrittrice che riescono a dare nuova linfa alle trame e si riesce ad andare avanti. Poi non si capisce se è più stanco il pubblico o l’emittente, e allora lasciano tutto andare “a ramengo”, rovinando quello che poteva essere un bel ricordo, per salvarsi in corner nell’ultimo doppio episodio, che finalmente rende giustizia ai primi anni. Bravi loro …

Il finale dei finali: attenzione, sono aperto alle polemiche ma solo da parte di veri intenditori! Chi non ha capito provi a riguardarlo … di cosa sto parlando? Sicuramente di “Lost”: il finale più dibattuto della storia della serialità. Ancora adesso partono gli emboli e si infervorano gli animi, su quell’ultima ora e mezza che ha chiuso una delle migliori serie di sempre.

Qui è tutto un asterisco: se non avete visto la serie … saltate direttamente il paragrafo! (Uomo avvisato …)

“Lost” ha ispirato moltissime produzioni seriali, con la sua innovatività nel raccontare le storie attraverso i flashback e i flashforward, i salti spazio-temporali dell’isola associati agli intrecci di tutti i personaggi in diversi momenti storici non hanno fatto altro che alimentare la forsennata ricerca di un fil-rouge che collegasse tutto, come una grande risposta unica e universale alle centinaia di domande che gli sceneggiatori ti mettono sullo schermo. E quindi si parte con la giostra: “Ma che senso avevano i numeri?”, “Che fine hanno fatto gli orsi polari?”, “Cosa ci faceva quella statua egizia sulla spiaggia?”, “Perché il gemello cattivo di Jacob si è trasformato nel fumo nero? E soprattutto … che cavolo è?”, più un’altra decina di centinaia di domande che mi rivolgono appena svelo di essere amante di questa serie. Allora, qui lo dico e lo confermo: per quanto riguarda la mia visione (sempre personale), “Lost” ha voluto dare una risposta sola, quella più importante, quella che nessuno conosce: “Cosa c’è dopo la morte?”. Pensare che esista un aldilà dove potrai incontrare le persone più importanti della tua vita e “andare avanti” con loro, un luogo dove andrai a prescindere dalla tua razza o dalla tua religione, un posto pacifico senza età, senza tempo, collegato alla vita che hai vissuto ma con la possibilità di essere migliore, se lo desideri, beh … che finale! Non avrai avuto tutte le risposte che volevi, ma se immagini che quel finale potrebbe essere il tuo … non sarebbe così male, vero? E poi diciamocelo … a chi (se fatto con intelligenza) chiude una serie e lascia qualche spiraglio aperto per un reboot, un revival o un sequel, io dico: perché no?

E allora: voi che cosa ne pensate? Quali sono i finali che avete amato e odiato? Quali serie avrebbero meritato una seconda chance?

Raccontateci la vostra!

Ci vediamo alla prossima!

Comments


Via Privata Bologna 1/4

Sestri Levante (GE) 16039

marcogary0@gmail.com

I tuoi dati sono stati inviati con successo!

  • White Facebook Icon
bottom of page