Libri da non perdere - Philomena
- Maria Elena Briano
- 14 apr 2017
- Tempo di lettura: 3 min

Chi è Philomena Lee? Philomena Lee è una donna, una donna che è stata obbligata a perdere una parte della sua vita, una donna che ha tanto da raccontare e una donna decisa a scoprire la verità sul suo passato.
La sua storia inizia in Irlanda nella metà degli anni ’50, in una struttura per giovani madri senza marito e abbandonate dalle famiglie di origine perché motivo di vergogna. La struttura , gestita da suore cattoliche, obbligava le giovani madri ad abbandonare i figli,subito dopo il parto, che venivano dati in adozione a famiglie americane cancellandone ogni traccia cosicchè le madri non avrebbero potuto rintracciarli e viceversa . Inizia qui l’avventura nella vita di Anthony, il figlio di Philomena, che verrà ribattezzato Mike . Una volta in America il bimbo vivrà con la nuova famiglia , insieme a Mary la bambina adottata con lui, cresce e fa carriera come avvocato ma si chiederà sempre chi fosse la sua vera madre e perché lo avesse abbandonato. Questo sarà motivo per lui di grandi disagi come il senso di inadeguatezza e di incompletezza. Mike ha un segreto, un segreto che pesa, un segreto che non gli permette di essere se stesso nella società,
ma che non deve assolutamente essere reso noto a causa della sua posizione di avvocato importante e del governo che emarginava ,negli anni ’80, le persone come lui . Mike, dopo tante ricerche , scoprirà le sue origini e decide di intraprendere un viaggio in Irlanda per rintracciare la madre ma le suore rimangono legate alla segretezza ….
La cosa che lascia di stucco è che questa sia una storia VERA, Martin Sixsmith è proprio il giornalista a cui Philomena si rivolse per indagare sulla storia del figlio ed è proprio l’autore che riporterà a galla ciò che molti , e in particolare la chiesa cattolica, avevano dimenticato o, peggio, avevano finto di dimenticare. Tutta questa indagine portò alla luce la pratica indegna di disconoscere dalla famiglie di origine le ragazze che avevano figli fuori dal matrimonio e che venivano lasciate , e successivamente dimenticate, nelle strutture di suore cattoliche . Le povere ragazze , dopo aver subito violenze psicologiche (e a volte anche fisiche) dalle monache, partorivano assistite dalle sorelle e spesso, come nel caso di Philomena, non avevano diritto nemmeno ad un medico. Subito dopo il parto le madri venivano obbligate, con la forza se necessario, a firmare un foglio in cui davano la libertà alle suore di dare in adozione i nuovi arrivati quando avrebbero compiuto una determinata età . Dopo aver dato alla luce i loro bambini avevano diritto a rimanere per uno o due anni nella struttura ma spesso non avevano la gioia di poter tenere i loro figli in braccio per più di due ore al giorno perché durante la giornata erano obbligate a lavorare e pregare. Questa “avventura” in convento si concludeva con l’adozione di bambini da parte di famiglie americane, e le madri naturali non avrebbero saputo più nulla di loro.
Durante l’indagine non è stato facile arrivare alla verità perché, ovviamente, il clero e le autorità hanno cercato di sminuire o non riconoscere questa pratica barbarica. Esisteva un vero e proprio mercato di minori che negli anni ’50 era diventato motivo di ricchezza per la chiesa cattolica irlandese, tanto che le famiglie americane consideravano “facile” adottare bambini dall’altra sponda dell’Atlantico.
Questo non è un romanzo strappalacrime con un lieto fine ma un racconto di denuncia in cui vengono trattati temi importanti anche per la nostra società attuale: l’emarginazione, il pregiudizio e aggiungerei anche il fanatismo religioso.
Nel leggere questo libro Sarà facile per il lettore farsi trasportare dalla storia che, seppure affronta realtà difficili, è carica di dolcezza e di amore, un amore che va al di là del distacco e “dell’abbandono”.
Vi vorrei anche consigliare, ovviamente dopo la lettura del libro, il film “Philomena” di Stephen Frears con l’attrice protagonista Judi Dench. Però preparatevi perché: mentre nel libro il punto di vista è tutto, o quasi , nei confronti di Mike, nella pellicola il regista ha deciso di spostarlo quasi tutto nei confronti di Philomena . Punti di vista a parte, il film è davvero molto bello! enjoy!
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